Stalag XB

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8 settembre 1943: l’esercito italiano è allo sbando. Chi rifiuta di aderire alla Repubblica Sociale Italiana viene deportato nei campi di concentramento tedeschi. La storia di zio Gioacchino, rivissuta anche attraverso un elenco di “cibi prelibati” per i quali valeva la pena di sopravvivere.

L’8 settembre 1943, alla firma dell’armistizio con le forze alleate, i militari italiani sono allo sbando. 750.000 soldati vengono deportati nei campi di concentramento tedeschi come “internati militari”, senza essere riconosciuti prigionieri di guerra per poter essere impiegati nei campi di lavoro forzato.

A partire dalla corrispondenza dal lager, Marco Ficarra ricostruisce l’odissea di suo zio Gioacchino Virga, internato militare n. 82958, dalla cattura in Grecia all’ostinato rifiuto di aderire alla Repubblica Sociale Italiana, per restituire alla storia – quella personale e quella universale – un frammento di verità estrema e disumana.

Di mio zio Gioacchino sentii parlare da bambino, poi più nulla. Non conoscevo la storia della sua detenzione. Poi un giorno mio padre mi consegnò quelle lettere, e le pagine di un taccuino: un elenco infinito di “cibi prelibati” era diventato ragione di sopravvivenza, autentico e originale diario di prigionia.

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Descrizione

Titolo: Stalag XB
Autore: Marco Ficarra
Caratteristiche: 144 pp. bn, brossura
ISBN: 9788885832534